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Il laghetto di Prunaghe

Immagine rappresentativa per: Il laghetto di Prunaghe

Il laghetto artificiale di Prunaghe e il sistema idrico del Taloro.

Il laghetto di Prunaghe, sito nel territorio di Sedilo, nella zona di Lochele, è stato costruito agli inizi degli anni '80 per fornire acqua ai cicli produttivi delle industrie chimiche di Ottana e per fornire risorse irrigue alla sottostante vallata del Tirso.

Questo piccolo specchio d’acqua, ricco di fauna ittica, è incastonato nella valle granitica di Prunaghe circondato da sughere, roverelle, lecci e macchia mediterranea. Sulle sue acque si specchia la collina detta “Su nou ’e su erre” avente un dislivello di circa 120 metri.

Il bacino è facilmente raggiungibile dalla SS 131 DCN (Abbasanta-Olbia), svoltando, al Km 19.100, nel bivio per Olzai e proseguendo per circa due chilometri fino all'innesto della strada provinciale che porta a Bidonì. Una volta imboccata questa strada, a poche centinaia di metri dal bivio, sulla destra ci si immette in una stradina parallela dissestata e la si percorre fino al termine di una salita che porta all’estremità est della diga.

Questo lago è creato mediante uno sbarramento in terra battuta alto una decina di metri ed è alimentato da una piccola stazione di pompaggio sita nei pressi del lago di Benzone ubicato in territorio di Olzai. Quest’ultimo lago, realizzato agli inizi degli anni '60 con una diga in calcestruzzo alta una ventina di metri, fa parte del sistema idroelettrico del Taloro alla cui estremità est è situata la centrale elettrica di Badu Otzana. Questo specchio d’acqua è alimentato a sua volta dalle acque del sovrastante lago di Cucchinardoza situato in territorio di Teti e creato, nello stesso periodo, da uno sbarramento in calcestruzzo alto 51 metri.

Questo, trovandosi a valle del lago di Gusana di Gavoi, viene utilizzato per catturare le acque utilizzate nella centrale elettrica del Taloro.

Il lago di Gusana è un bacino creato mediante uno sbarramento, costituito da una diga muraria ad arco alta 88 metri, sul Rio Aratu. L’impianto del Taloro, che prende il nome dal corso d’acqua che si forma a valle del lago, è costituito da due centrali di produzione: una all’aperto e l’altra in caverna, realizzata negli anni 80, è utilizzata per il pompaggio nottuno delle acque dal sottostante bacino, per mezzo di una condotta inghisata in roccia.

Schema altimetrico impianti del Taloro

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